FIUME GRANDE
Casa delle Visite – Museo della Valle S. Alberto
dal 13 al 30 Settembre 2003
Festa Prov.le L’ULIVO – 9/12 Ottobre 2003
Patrocinio Parco del Delta
Sala Agrisfera S. Alberto (RA) – 19 settembre 2004
Audiovisual
In coincidenza con l’istituzione della Giornata internazionale dell’Acqua nasce l’idea del lavoro fotografico sul grande Po. Il progetto pone una riflessione profonda sul diritto di accesso all’acqua inteso come diritto naturale alla sopravvivenza degli individui per i quali l’acqua dovrebbe essere trattata alla stregua di un bene sociale e culturale e non essenzialmente come materia prima con connotazioni economiche. (2003)
MERCANTI AL COPERTO
Atrio del Mercato Coperto, Piazza Andrea Costa, 1 – RAVENNA
Dal 27/03 al 01/04/1997 – 26 Black and White prints.
Allestimento: Alberto Antonelli
Reportage sull’esercizio di una comunità di commercianti assai peculiare riuniti sotto lo storico edificio del Mercato Coperto. L’interesse nasce dalla qualità storica della struttura il cui progetto risale al 1918. Parla dei suoi personaggi e del mondo febbrile e composito che ruota intorno ad esso.
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE VENEZIA 2001
Sala Consiliare Comune di Ravenna – Circoscrizione di Piangipane 22 febbraio 2002.
Spazio espositivo Camera di Commercio Ravenna – Ravenna Gennaio 2001
Audiovisual
Quando sei appassionato e curioso dell’arte e delle sue manifestazioni, prima o poi sarai catturato dal suo fascino attraverso la necessità di raccontarla, di registrarla in una delle sue forme più alte. Nell’anno in cui esplode la globalizzazione gli artisti invitati alla Biennale di Venezia, tracciano il profilo del proprio pensiero con pittura, fotografia, installazioni, danza, sculture e video e perfino con un nuovo settore dedicato alla poesia. Nella cornice di spazi straordinari già utilizzati nella precedente edizione, si dipana la rappresentazione del mondo filtrata dallo sguardo degli autori. Anche nel XXI secolo restiamo legati alla vecchia strategia e all’accordo degli artisti che continuano a definirsi artisti dell’avanguardia.
Hanno creato una loro coscienza in relazione alla capacità di trasformare tutte le certezze in problematiche dimostrando, dal rinascimento in poi sistematicamente, che i problemi non si possono risolvere ma che si può soltanto imparare ad averci a che fare. Ecco perché ingegneri e imprenditori deridevano gli artisti, considerati dei guastafeste, rappresentanti del negativismo.